Emblema e Motto

Emblema e Motto della GLTI

La Gran Loggia ha adottato un emblema ed un motto coerenti con le ragioni profonde della sua genesi, nonché con le radici della nazione nella quale viviamo, l’Italia, e che abbiamo interno onorare riproducendone uno dei simboli che maggiormente si legano alla Tradizione in generale ed alla Tradizione massonica in particolare.

L’Emblema della Gran Loggia Tradizionale d’Italia contiene infatti al suo interno una riproduzione del Tempio di Ercole, che come è noto ha una funzione ben precisa all’interno della Loggia massonica. La scelta del Tempietto di Ercole (erroneamente detto di Vesta) è dunque voluta: esso rappresenta uno dei pochi templi pagani conservatosi nei millenni, un simbolo di Roma adatto ad una Gran Loggia che, se davvero ha per scolo la trasmissione del Fuoco Sacro – poiché dovere della Massoneria Universale è perpetuare la Tradizione – non può non fare suo.

Il richiamo alla Tradizione primordiale è, se possibile, ancor più amplificato dalla presenza dell’Occhio Onniveggente, il Grande Architetto dell’Universo che tutto sa e tutto conosce, e che veglia sui destini della Massoneria Universale.

In coerenza con questi assunti, all’interno dell’Emblema di Gran Loggia campeggia il motto Scientiae Ianitores la cui traduzione è, non a caso, “custodi della conoscenza muratoria”.

Completano il blasone della Comunione la Squadra, il Compasso, il Volume della Legge Sacra e l’Acacia, simboli che nei Templi massonici rappresentano l’essenza del lavoro iniziatico che il libero muratore compie nell’adempimento dei propri doveri.

Pagina aggiornata il 08/04/2025

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