Il ruolo dei Rituali Massonici nel tempo che verrà

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MASSONERIA UNIVERSALE COMUNIONE ITALIANA

 

Il ruolo dei Rituali Massonici nel tempo che verrà

Talvolta i rituali Massonici possono essere considerati antiquati e sterili in quanto affondano le radici ed evocano nelle forme e nei contenuti un passato ormai lontano, ma questo, in effetti, è un privilegio: vale a dire attingere al terreno fertile di una sapienza antica che può arricchire il nostro presente.

La Saggezza non ha età. La Lettera e lo Spirito dei testi dei misteri iniziatici dell’antichità conservano il loro vigore e la loro rilevanza.

Le Verità senza tempo contribuiscono alla qualità della vita e meritano di essere conservate, trasmesse e vissute. Giustificazione dell’esistenza, la rigenerazione, l’illuminazione, queste sono le tre principali fasi di iniziazione che, quale esempio, in Egitto desunte dal papiro di Leida. La successione è semplice, rigorosa e l’ascensione, liberatrice e sapientemente ordinata: non vi è alcun rigenerazione senza giustificazione preliminare della esistenza dell’anima e non c’è rivelazione divina prima che l’uomo percepisca se stesso come un essere deificato e pronto per la rigenerazione. Quindici secoli di vita religiosa non sembrano aver cambiato il corso del rito di iniziazione nell’antico Egitto, dal momento che dal XV secolo a.C. al I secolo d.C. le tre fasi si ritrovano omogenee.

Questi passaggi portano al risveglio e conducono al perfezionamento: aspetti e momenti di ascesa che si riscontrano, oggi, nell’Ordine Iniziatico Tradizionale. Indubbiamente la terminologia e le decorazioni del Tempio non sono più le stesse, ma il percorso imposto ai moderni neofiti si ricollega stranamente agli strumenti utilizzati nell’antico Egitto. Quelle sopra citate sono le fasi dell’alchimia spirituale: ripiegamento dell’essere su se stesso (la riflessione, la rigenerazione), seguito da una liberazione psicologica potente. L’iniziazione con questi presupposti è dunque un’epifania (dal greco mi rendo manifesto) provocata che dispone lo spirito a conoscere l’autentico contatto cosmico. Un vecchio detto afferma: “Dio dorme nel mondo minerale, sogna nel mondo vegetale, agisce nel mondo animale e si risveglia nell’uomo.” Così l’uomo è il veicolo migliore degli attributi divini della Vita, perché è l’unico a possedere una propria individualità e ha tutte le facoltà che gli consentono di esprimere le virtù nel corso della sua esistenza. La domanda che ci si può porre è questa; che tipo di cambiamento dobbiamo aspettarci nell’uomo: morfologico o fisico, mentale, spirituale o tutti e tre in una volta? Se il fine ultimo dell’umanità è quello di diventare consapevole della propria natura spirituale e di confondersi nella Perfezione divina, questa operazione richiederà l’impiego di uno sviluppo mentale o sovra-mentale e spirituale. Questo è precisamente l’intento di un Ordine iniziatico tradizionale quale vocazione verso il risveglio e la rinascita. Non c’è dubbio che l’adattamento all’ambiente naturale e il nuovo stato di consapevolezza interesserà gradualmente l’aspetto morfologico, psicologico e spirituale. All’alba del terzo millennio, l’umanità sta attraversando un momento cruciale nella sua evoluzione collettiva. Dal risultato della crisi globale che stiamo vivendo non dipende soltanto il futuro della nostra civiltà, ma soprattutto il futuro del continuum della vita, frutto di miliardi di anni di evoluzione, che rende questo pianeta una splendida oasi di fertilità e di armonia, vibrante di vitalità unica in tutto l’universo. Se falliamo, individualmente e collettivamente nel cercare di ottenere una maggiore maturità psicologica e spirituale, nulla può salvare il mondo dal collasso, i cui segni premonitori abbondano in tutto il mondo.

Solo un risveglio della coscienza globale e la consapevolezza ambientale in un’unità inscindibile di tutte le cose potrà fermare e invertire la folle corsa verso l’abisso. In questo contesto l’iniziazione offre agli iniziandi un percorso con proiezioni anche spirituali che rimangono di assoluto rilievo, oggi come ieri.

I Rituali sviluppano la consapevolezza del massone e  promuovono la sua evoluzione verso il pieno sviluppo del proprio perfezionamento, in quanto hanno le proprie radici nelle Tradizioni più Antiche del genere umano e sono  regolarmente arricchite dai i contributi di pensiero e speculativi scoperti dagli uomini, costituendo così  un corpus iniziatico ineguagliabile. La Massoneria con questi presupposti rappresenta il deposito di una corrente  esoterica ininterrotta che veicola profonde Verità che possono fornire risposte adeguate alle domande che si continuano a porre coloro i quali meditano sul significato della Vita, dell’Universo, su quale sia il posto dell’uomo in questo Mondo e lo scopo della sua esistenza.

La Iniziazione chiama alla perfetta integrazione di queste verità fondamentali: l’Amore, la Pace, l’Ordine e l’Armonia, la pratica dell’Umiltà, della Fraternità e della Filantropia vera, intesa quale desiderio di servire.

Con la disponibilità ad andare oltre i pregiudizi, consapevole che lavorare su piani di sviluppo tesi al perfezionamento deve essere aperto a tutte le correnti di pensiero che si sottopongono ad una revisione critica condotta in pace e con il solo scopo di raggiungere una verità che sa di non essere solo temporanea, transitoria dal momento che l’iniziato cerca la Luce.

In tutta umiltà, l’iniziato ha consapevolezza che sarà una maglia di una catena senza fine, Fratello di tutti gli uomini, solidale con i due che lo hanno preceduto come compagni di viaggio e con coloro che vengono dopo di lui.

Se riuscirà a salire verso la sommità per una maggiore Luce, egli si rivolgerà a coloro che non hanno potuto seguirlo, per assisterli, aiutarli.

Questa che proponiamo è una ricerca di se stessi, una ricerca instancabile, mai completata, spesso dolorosa, a volte sconcertante, ma sempre entusiasmante per chi ama combattere per quello che è il fine ultimo della Massoneria Universale: la custodia dell’Arca Venerata della Tradizione.

 

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Rituali

Fin dalla pubblicazione di Massoneria notomizzata di Prichard, avvenuta nel 1730, la curiosità dei profani verso i rituali utilizzati nelle Logge è stata sempre accesa.

Il rituale infatti, rappresenta agli occhi del non iniziato la prova del carattere “misterioso” della Libera Muratorìa, e poterne leggere i segretissimi contenuti è sempre una grande soddisfazione.

Da molti anni, tuttavia, chiunque può soddisfare simili curiosità, poiché i rituali massonici sono pubblicati e venduti in tutto il mondo.

Peraltro, nessun profano leggendo un rituale comprenderà la sua intima essenza: segni, parole e toccamenti resteranno per lui ignoti, e soprattutto ignota sarà per lui l’energia specialissima, l’aggregare, che si crea in un Tempio massonico proprio grazie all’uso di un rituale.

I perennia verba, come è noto, vengono tramandati da bocca ad orecchio: il rituale è dunque uno strumento, più o meno utile, più o meno adeguato ad ottenere lo scopo che i Liberi Muratori di ogni tempo si sono prefissi: trasmettere la Tradizione al fine di perpetuarla, consegnare il Fuoco Sacro affinchè un’altra generazione venga illuminata dalla sua Luce, e così per sempre.

La gran loggia, rispettosa dell’autonomia e della sovranità delle logge, consente ad esse, sul modello della gran loggia di scozia, l’utilizzo di un rituale e di paramenti propri.
Rituali e paramenti propri potranno tuttavia essere adottati soltanto previa autorizzazione del gran maestro, che rilascerà un decreto ad hoc in merito ai rituali, e che ne verificherà la conformità con la tradizione massonica. i paramenti saranno invece autorizzati con circolare del gran segretario.

Se ne deduce che il principio ispiratore è quello di consentire alle logge di utilizzare il rituale che esse prediligono, e che è lo strumento più importante per il loro lavoro.

l’unica limitazione è rappresentata dalla necessità di approvazione del gran maestro con proprio decreto, affinché il rituale utilizzato risulti conforme alla tradizione massonica.

Discorso analogo vale per i paramenti, per i quali sarà sufficiente una circolare del gran segretario.

A titolo meramente esemplificativo, si elencano i rituali praticati nelle logge della gran loggia tradizionale d’italia, nonché quei rituali di cui la comunione dispone e che sono resi disponibili per le logge eventualmente interessate a praticarli:

  • rituale Emulation;
  • rituale Italico;
  • rituale di Kilwinning (primi tre gradi);
  • rituale Mac Bride;
  • rituale del rito Antico e Primitivo di Memphis-Misraim (primi tre gradi);
  • rituale del rito Operativo di Salomone (primi tre gradi);
  • rituale Schroder;
  • rituale del rito Scozzese Antico e Accettato (primi tre gradi);
  • rituale del rito Scozzese Rettificato (primi tre gradi).

In futuro la Gran Loggia metterà a disposizione dei fratelli anche il rituale di Swedenborg.